Di Laura Marinaro
Si chiama Alessandro Maiorano e sta diventando famoso perché è stato lui a dare il la alle inchieste della Corte dei Conti sui presunti sprechi e danni erariali della gestione Renzi sia alla Provincia di Firenze che a Palazzo Vecchio. Maiorano è un dipendente del Comune dal 1979. Tutta la sua vita procede in maniera normale fino a quando si scontra con l’amministrazione comunale e un problema di assistenza alla mamma gravemente malata. Guarda caso nello stesso periodo viene a conoscenza delle consulenze e degli sprechi dell’ex presidente della Provincia di Firenze e partono le denunce che hanno portato nei mesi scorsi la Corte dei Conti a condannare Renzi a pagare 9,2 milioni di euro per danno erariale in relazione alle spese in favore della Florence Multimedia. Maiorano a dire il vero non conosce direttamente Renzi, né ha motivi di astio personale e decide di portare avanti la sua battaglia per la legalità soltanto perché si sente un cittadino onesto.
Come è nata tutta la vicenda?
«Io non sapevo cosa accadesse in provincia anche perché ero in comune, per caso ho solo agganciato 30 milioni di soldi dei cittadini in fatture che Renzi ha dilapidato e le ho portate alla Guardia di Finanza, al Ministero delle Finanze e alla Corte dei Conti.
Che reazione ha avuto Renzi alle accuse e alle indagini?
«Che io sappia Renzi non ha avuto nessuna reazione alle mie accuse; ho sperato che magari mi querelasse, ma non lo ha mai fatto perché lui spera che l’ indifferenza porti a dimenticare, insomma lui crede che non sia conveniente alzare un polverone…comunque non mi interessa, io non ho ambizioni di potere ad ogni costo, mentre lui sì»
Nel frattempo che arrivino gli esiti delle sue denunce Maiorano attende e continua ad attaccare sul web il fu rottamatore. Ma come si sente quali sono le sue aspettative?
«Sto bene e sento di avere la coscienza a posto, anche se purtroppo la giustizia in italia è un optional. Infatti spero che oggi la Guardia di Finanza non controlli solo Renzi, ma anche tutto quel cerchio magico di amici e amiconi, di nomi che il fatto quotidiano ha elencato ma che si ritrovano nelle delibere di assunzione. Purtroppo mi sembra che Firenze stia diventando per varie situazioni porto nelle nebbie, dove vorrei che a soffiarci sopra ci fosse una signora di nome Ilda Bocassini. ma non credo che verrò accontentato».
05/11/2013
Documentazione presentata da Maiorana: