Unica speranza la rivolta dei cittadini di Agrigento contro i ladrocini della casta: Ribelliamoci!
Pensioni a vita d’oro quelle che continueranno a prendere i politici pur condannati in via definitiva per reati anche contro la pubblica amministrazione. La maggioranza del parlamento, infatti, Pd in testa, ha bocciato un emendamento che prevedeva l’abolizione retroattiva dei vitalizi per i condannati. A favore invece hanno votato i parlamentari del Movimento Cinque Stelle.
Che strano, Matteo Renzi all’inizio del suo mandato si era scandalizzato di questa “usanza” e soprattutto ha continuato a tuonare contro corrotti, evasori eccetera. Una lotta alla corruzione, la sua, che come provvedimento “buono” sembra aver avuto quello di nominare come Presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone e poi…tante buone intenzioni e belle parole come trasparenza e “non ce n’è più per nessuno”…
Il resto è tutto già visto come la depenalizzazione di reati lievi come la truffa e simili e persino l’addolcimento delle pene per i “piccoli” evasori.
Insomma nell’era del “nuovo” non notiamo una vera lotta alla corruzione imperante e sottolineiamo una certa “paura” ad eliminare i privilegi della Casta. Forse perché, così facendo, si perderebbero certi appoggi e consensi. Ma il nostro non è un discorso politico, quanto pragmatico. Notiamo corsi e ricorsi già visti e, benché le pensioni d’oro pesino infinitamente meno nel nostro disastro rispetto ai ladrocini (ad esempio nelle società partecipate e nei posti che contano), comunque non si cambia assolutamente. Anzi.
Una nota positiva in questa settimana densa di notizie ancora di arresti e scandali di corruzione a macchia d’olio in tutto il Paese: la rivolta dei cittadini di Agrigento contro i consiglieri comunali che hanno depredato le casse pubbliche per tenere oltre 1000 sedute di commissione assolutamente inutili e vacue. A volte finte. Sono scesi in piazza, finalmente, per far capire che è la minor parte della popolazione a rubare e la maggior parte ancora è onesta! Imitiamoli ovunque e forse inizieremo a far capire che il vento “vero” sta cambiando e non nei palazzi della politica, ma in ogni casa e piazza di ogni piccolo o grande comune italiano.
Laura Marinaro