Di Laura Marinaro
Archiviazione per la presunta diffamazione di Piero Di Caterina, grande accusatore del Sistema Sesto, durante la famosa intervista rilasciata a Lucia Annunciata durante il programma “In Mezz’ora”. Il provvedimento del Gip di Roma è stato appena emesso e segue a ruota le altre archiviazioni dei giudici monzesi sulle presunte diffamazioni degli amministratori pubblici di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo e dell’Atm. La vicenda riguarda l’intervista televisiva andata in onda su Rai Tre il 18 settembre del 2011. Durante la stessa, alla domanda di Lucia Annunziata all’imprenditore dei trasporti sestesi su presunte pressioni del Pd a favorire l’ Atm, Di Caterina aveva risposto: «Il Pd si allea con Atm a momenti alterni: quando il revisore del collegio è di sinistra, il presidente è di centrodestra e viceversa, ci sono intrecci complicati…». Un’affermazione che aveva portato Angelo Minoia, presidente del collegio sindacale di Atm dal 2004 al periodo delle denunce, a sporgere querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Di Caterina. Denuncia alla quale lo stesso pm romano si era opposto con resistenza del querelante. Oggi il Gip dichiara archivata la pratica in quanto le «affermazioni di Di Caterina erano generiche e non volte a ledere l’onore del medesimo (Minoia)». In pratica il giudice accoglie le eccezioni procedurali e nel merito presentate dai legali di Di Caterina Raffaele Della Valle e Corrado Sanvito. Quest’ultimo in particolare aveva sottolineato come improcedibile la posizione di Minoia in quanto “non titolato”. «Il provvedimento del giudice emesso in opposizione alla richiesta di Minoia osserva l’assoluta insufficienza ad un proficuo sviluppo dibattimentale dell’accusa – ha commentato l’avvocato Sanvito – siamo contenti perché è stata condivisa la nostra linea difensiva e perché il provvedimento riverbera luce negli altri procedimenti in corso a carico del nostro assistito». Intanto su 13 querele per diffamazione a suo carico, Di Caterina ne ha viste archiviate già 11. Inoltre l’imprenditore ha riportato una vittoria importante in sede civile su Mario Spoto, ex segretario generale e direttore generale del Comune di Cinisello Balsamo all’epoca dei fatti, condannato dal tribunale di Monza a risarcirlo.
09/11/2013