La corruzione mina la Giustizia

Un padre che con gli occhi carichi di lacrime racconta la storia della figlia uccisa dall’ex compagno nel 2000 e il calvario giudiziario che lui, vittima, sta continuando a subire (l’assassino ha beneficiato dell’indulto Mastella e non ha fatto nemmeno due anni di carcere, pur essendo considerato socialmente pericoloso, ndr). Una madre che ha visto ammazzare la figlia incinta e che ogni giorno teme l’affronto dell’assassino che non ha scontato nemmeno dieci anni di carcere e la minaccia, un’altra che ha appena perso la figlia ammazzata brutalmente da un amico, o perlomeno uno che lei credeva tale, e che rischia di non ottenere giustizia se i periti lo dichiareranno incapace di intendere e volere…Storie di sofferenza infinita che attestano come in Italia la Giustizia sia gravemente malata e come sia fondamentale una vera riforma che impone prima di tutto la responsabilità civile del magistrato che sbaglia, perché come ha detto quel padre “può capitare, sono uomini anche i giudici”, ma che imponga anche il risarcimento alle vittime della violenza.

Nel fondo di tutta questa distonia, però, c’è da considerare che se la Giustizia non funziona, è tutta la Democrazia ad essere gravemente malata, affetta da Aids ormai conclamato. E questa sindrome da immunodeficienza acquisita in Italia si chiama corruzione.

È a causa della corruzione della politica (non tutta ovviamente) e della magistratura (una minima parte) che nelle istituzioni sono entrati per anni personaggi che non meritavano ma che hanno vinto concorsi pubblici truccati; è a causa della corruzione che spesso i consulenti tecnici e i periti dei tribunali sono scelti per amicizia e comodità non a casa come si dovrebbe fare, è per la corruzione se non ci sono fondi per finanziare progetti educativi seri nelle scuole (non solo elementari ma anche medie e superiori) che educhino i futuri italiani alla Legalità, alla Affettività, oppure progetti per Prevenire eventi violenti sempre più frequenti in quella che ormai è la famiglia sfaldata.

Ma soprattutto è a causa dell’interesse privato dei politici e dei pubblici funzionari che contano che si fanno e si approvano leggi che tutelano il delinquente, il ladro, il concussore, il mafioso.

Se tutte le associazioni che si battono per la Giustizia, si unissero a quelle che fanno la lotta alla corruzione, e noi di Cosapubblica invitiamo tutti a contattarci, forse tutti insieme potremo creare un’Italia migliore libera, onesta e democratica.

Proviamoci.

Perché i morti ammazzati dalla violenza senza senso devono avere pari dignità di quelli uccisi per mafia, perché il rito abbreviato non sia più applicabile all’omicidio, perché i giudici che sbagliano devono pagare come persone, come cittadini, ma soprattutto perchè la Giustizia torni ad essere il fondamento della nostra Democrazia.

Laura Marinaro