di Francesca Scoleri
Nei giorni scorsi,un gruppo di manifestanti legati al movimento 9 dicembre,si è riunito davanti al palazzo sede del consiglio regionale Piemonte. Sono rimasta colpita dai cori intonati in direzione del Presidente Cota e di tutti i consiglieri con ogni evidenza. “Solo rubare,sapete solo rubare,solo rubareeeeee sapete solo rubare” C’è chi prova tanta ipocrita indignazione davanti a questi momenti di presa di coscienza,cosi li definisco io,licenziandoli come “atti di populismo e qualunquismo” Sono certi esemplari da salotto televisivo,che mettono la democrazia al di sopra di tutto,un valore assoluto,un mito che non si deve mortificare mai. Cosi dicono. Ma sono gli stessi che non accennano mai al crimine della corruzione e se ne accennano,lo fanno solo per dire “non è il problema prioritario”. Ah no ? Non sanno lor signori quanto ci viene sottratto in termini di soldi,democrazia e giustizia dalla corruzione ? Io credo che lo sappiano bene ma il tempio va custodito,l’attenzione di chi li ascolta va sempre spostata altrove. Magari in un campo di confusione assoluta,al fine di mantenere tutto com’è per sfinimento mentale,sempre di chi li ascolta.Purtroppo sono in tanti L’italiano attinge informazione prevalentemente sulle televisioni,ignorando quanto questo mezzo sia lottizzato dalla politica,dai partiti,piegato alle esigenze del momento di ciascun lottizzatore. Capita spesso di sentir dire “quella cosa è vera,l’hanno detta in televisione” Come far capire che nel primo Tg Nazionale,quello su RAI UNO,il direttore del suddetto,annunciava che un inquisito per corruzione legato all’allora primo ministro,Silvio Berlusconi,veniva “assolto” e non prescritto come invece dicevano le carte processuali. Come far capire che la nomina di quel direttore era stata decisa a casa di quel primo ministro. Come far capire gli intrecci a base di corruzione che hanno avvinghiato tutte le parti della nostra società senza l’aiuto trasparente dell’informazione al servizio dei cittadini ? Ognuno di noi deve mettersi al servizio della collettività,fare il resoconto dei mezzi che ha a disposizione e utilizzarli,farlo come dovere civile e morale. Molti pensano che i social network siano mezzi banali,fini a se stessi. Io ci tengo sempre a ricordare che le rivolte nei Paesi arabi sono iniziate dal passaggio di informazioni che avveniva proprio su Facebook da parte di chi “vedeva”,”capiva”,”osservava” gli atti del proprio regime . I social sono uno strumento prezioso ed è bene che ne prendiamo atto. Il non farlo ci consegnerà mani e piedi ai veri antidemocratici,quelli che stanno governando l’Italia. Proviamo noi a far girare le informazioni “prioritarie”,quali sono ? Se è dimostrato dagli indicatori nazionali e internazionali che l’Italia si guadagna sempre i primi posti nelle classifiche sulla corruzione e che gli appalti pubblici nel nostro Paese risultano sempre più inspiegabilmente costosi rispetto al resto d’Europa ad esempio,è cosi difficile capire che è il malaffare ad aver decretato la decadenza economica del Paese e non “la crisi” ? Non possiamo relegare i danni della corruzione sotto la voce “non prioritario”,i furti sono tanti,CosaPubblica racconta ogni giorno i casi che vengono alla ribalta,e non passa giorno che la cronaca non ne segnali. Sono sempre casi di pubblici ufficiali corrotti,che piegano i propri interlocutori,( i cittadini che chiedono l’applicazione della legge ) alla propria criminale volontà. Le istituzioni non possono essere questo,o per meglio dire,sono state questo fino ad oggi,ma è necessario capire che se le cose non cambieranno,sarà anche a causa della mancata volontà dei cittadini. Per questo noi di CosaPubblica ci stiamo impegnando al controllo dei politici che gestiscono i nostri soldi e governano le nostre città. Se volete approfondire : http://www.cosapubblica.it/statuto/
19/12/2013