di Piero Di Caterina.
In un sistema politico, ormai elevato a casta, caratterizzato da parecchi attori a processo, o addirittura pregiudicati, è evidente che il problema più importante è assicurarsi l’impunità per il futuro. Ma ancor di più, un bel colpo di spugna per i crimini commessi in passato, per poter continuare indisturbati a mantenere l’agibilità politica.
E chi ci frega, a noi Italiani? Con un aggettivo e un sostantivo, sedutastante ci chiudono la bocca: agibilità politica. Ben diverso dire che si cancellano tutte le macchie dal certificato penale.
Ma la sostanza è la stessa: rifarsi la verginità, coprire tutte le vergogne con una bella imene sintetica, falsa, ma efficace. Fin che dura, perché è noto che queste imenoplastiche, prima o poi rigettano. Operazioni che ormai non sono più di routine come in passato, quando bastava far fuori i pochi rompiscatole alla Di Pietro o Ingroia, o buttare cacca nel ventilatore verso i pochi giornalisti d’intelligence che ci rimangono, o verso i giudici fuori di testa che si azzardavano a sindacare più del dovuto, per poter procedere a fare di tutto e di più. Tanto dalle stanze del potere non trapelava un bel fico secco di verificabile. Il popolo ha sempre buttato giù di tutto, limitando a stringersi nelle spalle. Poveretto.
Ora la chirurgia delle larghe intese, che nel frattempo son dovute emergere dall’occulto, qualche ostacolo c’è l’ha. I protocolli per intervenire sono più complicati. Ci sono i Grillini, in Parlamento e al Senato. Che da plebe antipolitica, avulsa dal contesto della politica nobile, si stanno rivelando dei rompicoglioni che guardano i peli nell’uovo, e poi parlano al di fuori dei salotti buoni. Sputtanano! E’ necessario inventarsi qualcosa di nuovo. Prima che sfugga tutto di mano. Ma siccome non abbiamo a che fare con degli sprovveduti è necessario farsi alcune domande su quello che è accaduto e potrà accadere. Perchè i Legali di SB non hanno presentato istanza di trasferimento per spostare il giudizio Mediaset alla sezione ordinaria della Cassazione, in autunno, e toglierla al giudice Esposito, che sta emergendo essere ostile (come tutti quelli che ti condannano) a SB? E quindi allungare il brodo in avanti. Avrebbero guadagnato alcuni mesi utili per organizzare meglio la difesa politica contro l’eventuale condanna. Se io devo essere giudicato da un Magistrato che so non essere ben disposto verso di me, perché dovrei peggiorare la situazione e accanirmi contro suo fratello pochi giorni prima della camera di consiglio (se è vero quanto riportato dalla stampa a proposito) sollevandolo da un importante incarico?
Terzi e distaccati quanto si vuole, anche i giudici possono perdere la pazienza. I conti dunque non tornano. A meno che SB e i suoi non abbiano fatto un altro ragionamento. Considerando che i rischi di una caduta del Governo potenzialmente in queste condizioni sussistono sempre. Che le larghe intese potrebbero sempre saltare, anche se chi se la intende, ha tutto l’interesse che durino nel tempo. Che anche se si fosse risolto il problema della sentenza Mediaset con un’assoluzione, poi a ruota sarebbero maturati gli altri giudizi Ruby1, Ruby2, De Gregorio, Fassino, escort Bari e chi più ne ha più ne metta. Se poi si considera che oltre a SB ci sono decine di altri politici a rischio Severino, per condanne che prima o poi arriveranno, si ha la garanzia che ora si può contare sul voto favorevole trasversale in Parlamento, risulta chiaro che allungare il brodo per neutralizzare l’azione dei Giudici, non poteva che risultare una mossa sbagliatissima. Allora meglio farsi condannare. Il popolo dei Grilli, dei grulli e dei grilletti, tanto, dopo l’esultanza iniziale per la condanna, non può che tornare al solito torpore. E quindi stante l’eccezionalità del momento storico (il Ministro della difesa ha paragonato i giorni nostri alla fine della seconda guerra mondiale…Credo sbagli la fase!, ndr), visto l’importanza dell’uomo, politico s’intende, (come ha affermato il Capo dello Stato), considerato che non si può fare la guerra a un avversario (e a chi si dovrebbe fare, la guerra, agli amici ?), ricordando che per il bene degli Italiani si può, e si deve passare sopra a questo ed altro. Aspettando le benedette riforme di Legge elettorale e Giustizia, si può sicuramente osare e chiedere di più. Devono aver detto, i furbi. Stringendo i denti, con le solite facce tinte a lucido, con tanto fard marroncino e con il fetore di sempre, far passare una bella amnistia e un bell’indulto. E il gioco è fatto. Una volta per tutte. E si può ripartire per un altro giro più emozionante e impegnato. Ah la Politica, che cosa nobile! Altro che grazia, commutazioni, pene alternative e balle varie. In Italia amiamo il gioco pesante, soprattutto quando la posta in gioco è il lato B, degli altri. Quello del Popolo, che ormai non soffre più, anzi è così avvezzo al dolore che non ci fa più caso. Come la rana di Chomsky. Fin che dura.
22 agosto 2013