di Laura Marinaro
Praticava degli sconti sulle multe degli automobilisti indisciplinati e le cancellava dal sistema in cambio di soldi contanti pagati dagli stessi multati e poi concedeva pass disabili fasulli e evitava le decurtazioni dei punti dalla patente usando patenti extracee. Tutte pratiche che per l’ex comandante della Polizia Locale di Pieve Emanuele, Tiziano boselli, dimesso la scorsa estate dall’incarico, erano non solo normali ma tipiche di un benefattore della Comunità. Dopo quattro mesi di intercettazioni ambientali nel suo ufficio e di pedinamenti la Guardia di Finanza di Magenta su mandato dei pm Alfredo Robledo di Milano e Antonio D’Alessio lo hanno arrestato per falso, truffa, abuso d’ufficio e frode informatica. Intanto il sindaco di Pieve ha preso le distanze dall’ex ufficiale e ha confermato che si costituirà parte civile. La frode è costata 26 mila euro alle casse comunali in multe non incassate e per Boselli in soli 4 mesi 9 mila euro in contanti. I militari delle Fiamme Gialle sono riusciti non solo ad analizzare documenti e prove cartacee ma anche a filmare e ascoltare Boselli impegnato nella pratica corruttiva addirittura nel suo ufficio e così hanno ricostruito il funzionamento del sistema da lui attuato. Il comandante riceveva i multati nel suo ufficio e spiegava che con l’amministrazione comunale avevano messo a punto un sistema per evitare la cartella di Equitalia sulle multe. Se loro avessero pagato una certa cifra in contante, minore degli interessi praticati da Equitalia ovviamente, direttamente a lui, avrebbero risolto tutto. Dopo aver intascato il denaro che molti automobilisti addirittura davano a lui volentieri consci che fosse una cosa normale, l’ufficiale cancellva la sanzione sul sistema informatico. La cosa pazzesca era che per rendere ancora più veritiero il sistema il comandante dava persino una ricevuta. Anche per la decurtazione dei punti dalla patente Boselli forniva ai multati delle copie di patente extra cee che aveva in possesso, consigliando di dichiarare che il conducente era l’extra cee in modo che non fosse possibile la decurtazione. Boselli aveva poi concesso cinque pass per invalidi a cittadini che non avevano prodotto la documentazione corretta. I finanzieri hanno sequestrato 5 mila 200 euro nel suo ufficio e denunciato per falso altre tredici persone. Ora Boselli è ai domiciliari. Sconvolge poi una frase pronunciata dall’ex comandante e – purtroppo – per molti versi veritiera. «Mi potranno condannare per che cosa? Per aver fatto del bene alle persone? Con i problemi economici che ci sono – diceva Boselli in una telefonata intercettata a un’automobilista multata a cui chiedeva 250 euro in contanti – Io le dico la verità … in questo momento sto infrangendo la legge però vabbè, male che vada cosa vuoi che mi fanno… ». Dobbiamo potergli dare torto e questo solo con l’indignazione di noi cittadini onesti e con la forza della parte buona di Forze dell’Ordine e Magistratura.