Continuano a scialacquare coi nostri soldi.
Il governo Letta ha nominato 35 saggi per un progetto di riforma della Costituzione. Poi, avendo forse dei dubbi sulla capacità di scrittura di questi signori, o preoccupato per un super affaticamento da pensatoio, ne ha aggiunti altri 7 redigenti, incaricati di scrivere. Dei segretari di lusso, praticamente. Ennesimo capolavoro della fantasia Italiana per poter affidare incarichi a go go. La stampa ha esaltato marcatamente il ruolo del presidente Napolitano nelle valutazioni della saggezza e sui criteri di scelta.
Nonostante l’impegno debbono aver sbagliato qualcosa. Perché 5 di loro sono saggi e indagati. Dalla Procura della Repubblica.
I capi d’accusa sono all’altezza della situazione: corruzione, falso, truffa aggravata, associazione a delinquere.
Naturalmente, per non rovinarci il momento di grande soddisfazione per l’azione determinata e vitale del governo, nessuno ha voluto dire quanto spendiamo per così tanta saggezza. E non si sa, ancora, se gli indagati saranno esonerati.
In altri tempi bastava molto meno per una rivoluzione.
Piero Di Caterina Presidente di CosaPubblica
07/10/2013
