Cosa Pubblica sta per introdurre anche in Italia il sistema WHISTLEBLOWING (letteralmente “soffiata nel fischietto”), ovvero segnalazione di un presunto fatto di abuso o corruzione in forma totalmente anonima e per via telematica o diretta, garantendo così l’assoluto anonimato per chi denuncia.
Negli Stati Uniti un’ampia serie di leggi federali e statali protegge gli impiegati che denunciano comportamenti scorretti o si rifiutano di obbedire a direttive illegali da licenziamenti ingiusti, molestie e declassamento professionale, e li incoraggia a denunciare le truffe assicurando loro una percentuale sul denaro recuperato.
Recentemente il Centro Hermes per la Trasparenza e di Diritti Umani Digitali ha annunciato il lancio di Publeaks, la più importante iniziativa di whisleblowing olandese. Realizzata mediante l’uso della piattaforma GlobaLeaks (https://globaleaks.org) e gestita da quattordici importanti media olandesi.
In Italia chi denuncia la corruzione diventa o meglio viene considerato un infame, un delatore, un calunniatore e questo non fa altro che incrementare il clima di omertà che continua ad esistere in questo Paese.
Cosa Pubblica lavora per portare e definire in Italia la pratica del WHISTLEBLOWING attraverso una piattafoma volontaria e indipendente da qualsiasi Ente pubblico sotto la direzione e il controllo di politici e Pubblici Amministratori. La collaborazione con i media e giornalisti indipendenti darebbe una forza propulsiva alla diffusione di questo strumento rivoluzionario contro la corruzione.