LOTTA ALLA CORRUZIONE, A SESTO NASCE COSAPUBBLICA
Il Movimento è stato ideato e fondato da Piero Di Caterina, l’imprenditore che ha denunciato il Sistema Sesto e che per questo è finito sotto processo. «Studiare con i cittadini i meccanismi della corruzione per ribellarsi e combatterla» è lo scopo principale
Nato il 4 luglio il movimento dei cittadini per il controllo del bene comune contro la corruzione. CosaPubblica l’hanno chiamata Piero Di Caterina, il fondatore, e un gruppo di cittadini impegnati nella lotta alla corruzione, stanchi di essere derubati e vessati da una politica criminale che sta portando l’Italia nel baratro della povertà e del disastro strutturale.
Obiettivo principale del movimento è la creazione di un osservatorio e di un centro studi permanente sulla corruzione e tutti i reati connessi, a Sesto San Giovanni, città dove è scoppiato il Sistema Sesto. La sede legale, non a caso, è stata stabilita a Monza, la città dei pm Walter Mapelli e Franca Macchia che hanno rinviato tutta la “cricca” a giudizio del collegio presieduto da Giuseppe Airò.
Lo scopo di questo movimento è cominciare a far capire ai cittadini lontani dalla cosa pubblica, quali sono i meccanismi che la politica criminale e i pubblici ufficiali infedeli utilizzano per “spolpare” il Paese.
Corsi, seminari, simulazioni e un’organizzazione in grado di attuare una “intelligence volontaria” per smascherare il cuore del marcio che si nasconde sotto una parvenza di correttezza amministrativa.
In pratica verranno istituiti presidi sul territorio nazionale e presso i centri di potere. Ad animarli saranno gruppi di cittadini, che assumeranno la qualifica di “commissario e ispettore volontario”, i quali attueranno il controllo sistematico della funzione pubblica, pretendendo dai politici e dai pubblici ufficiali doverosi livelli di trasparenza.
Tra gli obiettivi vi è la ricerca di una fattiva collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura che in materia di corruzione, per loro stessa ammissione, si dichiarano oggi impotenti e spesso soggette all’equivoco.
La missione profonda di CosaPubblica è tutta tracciata nel suo atto costitutivo.
Nell’attesa di approntare il sito web (www.cosapubblica.it), abbiamo predisposto una pagina Fb per interagire.