Non è raro che un vip finisca indagato per evasione fiscale. L’ultimo caso è quello di Fabio Cannavaro, storico capitano della Nazionale di calcio, indagato per una frode fiscale, per ora solo presunta, di oltre 900.000 euro. L’ex calciatore avrebbe utilizzato a tempo indeterminato delle imbarcazioni facendo credere allo Stato di non esserne il proprietario ma di averle noleggiate. Un modo ingegnoso per evitare di pagare le tasse di proprietà per quei lussuosi mezzi.
Ha fatto scalpore anche il processo per evasione fiscale ai danni di Stefano Dolce e Domenico Gabbana. E’ recentissima la notizia della loro assoluzione in appello – erano stati condannati in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione per aver fondato una società all’estero in mancanza di operatività della stessa, allo scopo di non pagare le tasse in Italia.
Un caso più grande di evasione fiscale, il cui processo è per altro ancora in corso, riguarda però la celebre cantante Gianna Nannini. Secondo l’Agenzia delle Entrate l’artista avrebbe sottratto al fisco qualcosa come 4 milioni di euro. In particolare, avrebbe posto tra la sua società e le case discografiche Sony e Universal altre due società, queste due con sede all’estero, per evitare di pagare le tasse sui diritti di album e concerti.
L’infame qualifica di “evasore fiscale” può essere associata al nome di Raul Bova, dal momento che il suo reato è già stato comprovato e, anzi, ha già prodotto un accordo con l’Agenzia delle Entrate. Questo prevede il versamento, seppur graduale, di 650mila euro da parte dell’attore. Secondo Bova, però, il reato non è consistito in una evasione vera e propria, ma dall’abuso di un suo diritto. Si tratterebbe quindi di “semplice” elusione.
Caso chiuso anche quello di Giancarlo Fisichella. L’Agenzia delle Entrate gli aveva contesto il reale possedimento di una sfarzosa villa nel principato di Monaco. Il pilota ha dovuto ammettere di essere reale proprietario dell’immobile e patteggiare il pagamento di una somma pari a 3,8 milioni di euro.
Ormai comprovata anche l’evasione fiscale di Enrico Papi, conduttore di Mediaset, celebre soprattutto negli anni Novanta. Per circa una decina di anni aveva omesso il pagamento dell’Iva, sicché si è visto costretto a versare nelle casse dello Stato circa 100.000 euro. E’ stato condannato anche a sei mesi di reclusione.
Chi in carcere ci è andata per davvero è stata Sofia Loren. Erano però altri tempo e un’altra Italia. Nel 1963 e nel 1964 omise il pagamento di un imponibile pari a 112 milioni di vecchie lire. Scontò la pena nell’Istituto Penitenziario Femminile di Caserta, dove vi rimase per due settimane.
Il caso più famoso di tutti, anche per l’eco mediatico generato da una sua intervista a Che Tempo che Fa, riguarda Diego Armando Maradona. Secondo il fisco, il Pibe de Oro deve allo Stato italiano qualcosa come 35 milioni di euro. Il contenzioso è ancora in corso. Il giocatore non nega il reato, ma assegna ogni responsabilità al procuratore Ferlaino.
Valentino Rossi, invece, i suoi 35 milioni di euro li ha pagati. Secondo la legge ne avrebbe dovuti pagare 60, ma il patteggiamento ha fatto sì che la cifra venisse quasi dimezzati. L’accordo tra le parti è avvenuto nel 2008. Il reato è stato commesso negli anni che vanno dal 2001 al 2008.
Tra i famosissimi, spicca anche il nome di Flavio Briatore. Nel 2010 il fisco ha sequestrato un suo yacht. E’ ancora in corso il processo, ma la verità è ormai certa: nei dieci anni precedenti il facoltoso manager non ha pagato l’Iva e le accise sulle importazioni del carburante.
Iva trascurata anche dalla conduttrice Mara Venier, che nel 1993 rimise i suoi debiti al fisco. Il conto è consistito in 162 milioni di lire.
Giuseppe Briganti